False Notizie e Scoop Compromettenti Sacrificano la Verità

10/26/2016 , 0 Commenti


Credo che i termini "giornalismo responsabile" e "giornalismo investigativo" siano diventati suggestivi rispetto a ciò che è comunemente disdegnato tra i giornalisti che sono irresponsabili e bisbiglianti/maldicenti/calluniatori. Ecco cosa dice la Bibbia su di loro:

PROVERBI 18:8 (DIODATI) 
Le parole di chi va bisbigliando paiono lusinghevoli; Ma scendono fin nell'interiora del ventre.

PROVERBI 18:8 (NUOVA RIVEDUTA) 
Le parole del maldicente sono come ghiottonerie, e penetrano fino all'intimo delle viscere.

PROVERBI 18:8 (C.E.I.) 
Le parole del calunniatore sono come ghiotti bocconi che scendono in fondo alle viscere.

I pettegolezzi sono molto vendibili. Rendono i manifesti e tabloid attraenti da comprare. Come dice la Bibbia, sono come "ghiotti bocconi".

Un ingrediente del giornalismo irresponsabile sono gli intrighi indiretti, apparentemente intenzionali, creati dal cosiddetto "giornalista" nella sua mente improduttiva. La Bibbia dice così, ci sono gli ideatori del male.

ROMANI 1:30 
ingannatori, maldicenti, nemici di Dio, ingiuriosi, superbi, vanagloriosi, ideatori di cose malvagie, disubbidienti ai genitori,

Prendiamo il caso del presidente Rody Duterte. Sembra che la cancellazione dell’incontro previsto con il presidente Obama sia stata causata direttamente dagli intrighi creati da giornalisti locali e internazionali.

Se hanno praticato una percezione selettiva nella loro presentazione delle notizie, è perché volevano avere scoop. Cominciando con l'espressione "Putang ina mo", l'hanno tradotta come un affronto per indicare che Duterte ha chiamato Barak Obama "figlio di puttana", quando è stata da sempre come l’espressione comune americana "sonamabitch" (“son of a bitch”) o "sonamagan" (“son of a gun”), che è solo espressione di rabbia o disgusto.

Sappiamo che nella legge e nelle conversazioni quotidiane tra i filippini l'espressione "Putang ina mo" è l'espressione della frustrazione comune tra le comunità filippine. È più frequentemente usata non per diffamare la madre della persona che viene menzionata, ma per esprimere la frustrazione e, talvolta, come espressione di cameratismo tra amici. Dico "nella legge", perché non meno che la Corte Suprema della Repubblica delle Filippine ha stabilito che l'uso della frase "Putang ina mo" non significa sempre maledire la madre del destinatario con tale connotazione.

Nella sua decisione en banc scritto da Justice Querube Makalintal (che in seguito è stato Capo di Giustizia 1973-1975), la Corte Suprema ha dichiarato:" 'Putang ina mo' è un'espressione abbastanza comune nel dialetto che viene spesso utilizzata, non proprio a calunnia, ma piuttosto per esprimere la rabbia o dispiacere. È raramente, se non mai, presa nel suo senso letterale per l'ascoltatore, cioè come una riflessione sulle virtù di una madre.” 

http://www.rigobertotiglao.com/2016/09/09/supreme-court-ruling-putang-ina-mo-doesnt-mean-your-mother-is-a-whore/

Ciò che è lampante ora è che non solo i media stranieri hanno deciso di incorporare la malizia nelle esternazioni del presidente Duterte, ma anche i giornalisti locali. Molte reti filippine sono di parte nei confronti del Presidente.






Immaginate di chiamare il presidente "dal linguaggio duro", "pieno di volgarità", "che dice fesserie", tanto che i media stranieri hanno cominciato a raccogliere da notizie locali per mettere in dubbio l'integrità della persona del nostro Presidente.

Che dire delle notizie false? Una stazione televisiva ha detto, Obama è stato in grado di stringere la mano a tutti in occasione del summit ASEAN tranne a Duterte. Ma ecco cosa ha detto Obama -

Queste pratiche compromettono il Presidente.

Non sto difendendo il Presidente. Sto parlando, da predicatore ragionevole, della parola di Dio secondo le norme, in diritto e nella logica, soprattutto nella Bibbia, che si deve giudicare non solo in base a ciò che si ha sentito.

ISAIA 11:3-4
3 Respirerà come profumo il timore del SIGNORE,non giudicherà dall'apparenza, non darà sentenze stando al sentito dire,
4 ma giudicherà i poveri con giustizia, pronuncerà sentenze eque per gli umili del paese. Colpirà il paese con la verga della sua bocca, e con il soffio delle sue labbra farà morire l'empio.

Anch’io sono una vittima delle pratiche sleali giornalistiche dalle reti più popolari del paese. Capisco la situazione del presidente in carica.

Non sto dicendo che il presidente non debba essere criticato. Ma il mio punto è che i giornalisti devono essere equi ed imparziali. Sottoporre un innocente al giornalismo irresponsabile è un processo e una condanna pubblici!

Il nostro paese può avere leggi che proteggono la libertà di parola e di stampa, ma assolutamente, praticate equità. Dite la verità e nient'altro che la verità. Quando modellate le vostre opinioni, non ristrutturate citazioni con scoop nella vostra mente a spese del soggetto. Considerate il contesto. 

Quando le trascrizioni complete dei discorsi fatti da Duterte vengono lette, quella è l'unica volta in cui si può capire cosa è successo, se il giornalista ha detto giusto o no. Ma quanti dei lettori possono arrivare a leggere le trascrizioni complete?

È il vostro turno. Voi, giornalisti, dovete alla comunità di fare il vostro lavoro correttamente!

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